Campionato Clausura
Calcio a 7 - Maschile

Astoria crea un solco. Il Campetto torna in trincea e lo SDATT coglie la sua prima gioia

13/03/2023

Si è conclusa la sesta giornata di Serie A con diversi risultati sorprendenti. Astoria batte i Red Devils nella sua serata "peggiore" e vola a +6 dal secondo posto data l'incredibile battuta d'arresto del Torre Orsina, sconfitto dallo SDATT che trova la sua prima vittoria nella massima categoria. La Pro-Secco batte di misura La Dolce Vita, fa altrettanto il Campetto sul Molo21. Analizziamo tutto nel nostro articolo

Calcio a 7 - Serie A - Intanto, analizziamo un dato che balza subito all'occhio di questa sesta giornata: tutte le partite sono finite con una rete di divario. Ciò rafforza il grande equilibrio che possiamo riscontrare in questa Serie A, anche se, nella sesta giornata, troviamo storie diverse. 
Partiamo dalla vetta e dalla vittoria di Astoria per 6-5 sui Red Devils con quest'ultimi che, sempre e solo analizzando i numeri, dopo un avvio sfavillante fatto di 3 vittorie su 3 e aver spazzato via la penalità, è incappato in altrettanti KO. Perdere con Astoria intendiamoci: ci sta e più o meno fin qui lo stanno facendo tutti. Perdere come avvenuto Venerdì lascia più di un boccone amaro in bocca.
La partita avrete avuto modo di vederla nel nostro video (trovate la videosintesi completa sul canale YouTube). Primo tempo di una solita Astoria, capace di chiuderlo sul 4-0. Secondo tempo dove i Red Devils giocano contro loro stessi: prende un cartellino blu ingenuo Barone (giocatore esperto di Terni League e in questa rosa). In inferiorità numerica e sotto di 4 gol i diavoli prendono due legni e segnano un gol di rapina con Cioffi. Parità numerica ristabilita e Astoria si addormenta fino al 4-4 con le reti di Monaldi su rigore, Monaco e ancora il Papu Cioffi, fino a quel momento il giocatore più connesso alla partita. Quando la gara sembra esserci rovesciata di netto in favore del team del duo Salvatori-Valentini ecco che arriva l'incredibile autogol di Monaldi che non si intende con il portiere Mailia e il duo confeziona un pasticcio. Ma attenzione: la sensazione dal campo era che quel gol non poteva spostare più di tanto quel vento che stava cambiando, con Astoria che subisce la seconda rimonta (parziale) in due giornate dopo quella contro il Torre Orsina (6-0 / 6-5). Mancavano ancora 5 minuti, e in quei 5 minuti c'è un mondo. Piantoni recrimina per un rigore (rivedendolo, con replay, slow motion e cavoli vari possiamo dire che forse c'era anche) non dato e inveendo con il direttore di gara rischia il rosso, ma prende il blu (bestemmia). Poco dopo per un fallo di mano non dato al limite dell'area (c'era) è la volta di Cioffi che si becca il rosso diretto per proteste. Morale della favola: i Red Devils si auto-eliminano dalla partita, Astoria fa il 4-6 con Maurini, e nel finale Piantoni segna il gol che alimenta i rimpianti.
Leggendo queste righe potrete dire: beh l'arbitro ha condizionato la partita. L'arbitro può aver sbagliato un episodio importante (come i giocatori possono sbagliare degli episodi in una partita amatoriale: basta vedere l'autorete del gol del sorpasso), ma se una squadra stacca completamente la spina e inizia a cercare una corsa all'arbitro non si ottiene nulla ed anzi, si va ad inficiare un lavoro svolto che è più che buono. I Red Devils di questo periodo ci dimostrano più cose: che potenzialmente hanno la qualità per dare noia a chiunque, ma che prima devono sconfiggere alcuni demoni interni altrimenti continueranno a farsi del male da soli (non è la prima volta che per questo tipo di intemperanze buttano alle ortiche occasioni uniche). Ricordiamo anche che i Diavoli sono al final 4 di Champions Cup: c'è tempo per correggere il tiro e pensare solo al campo. Astoria esce da questa partita con qualche domanda da porsi. Il divario dietro inizia ad essere importante ma certi cali di tensione in termini di prospettiva possono essere preoccupanti. Mancavano giocatori chiave - vero - ma i titoli si vincono con l'apporto di tutti e l'altra sera, la vittoria è arrivata più per i demeriti altrui che non per i meriti propri (al netto di un primo tempo da stropicciarsi gli occhi).
Sempre Venerdì si è giocata un'altra sfida dall'esito sorprendente. Il Torre Orsina che cade di nuovo e lo fa con la matricola SDATT Team per 3-4. Primo tempo finito 0-3: SDATT show, cinico e spietato, Torre Orsina non pervenuto e anche qui potremmo parlare delle assenze, ma è un problema che coinvolgeva entrambe le squadre. Nela ripresa c'è la ripresa con la doppietta di Carbone e il gol di Desantis, ma nel finale è Fratticcioli (che, fatalità, nel futsal gioca con i ragazzi di Mister Mulas) a siglare il gol che vale la prima storica vittoria in A. Lo SDATT si porta così a 4 punti, lascia l'ultimo posto e vuole continuarsi a godere una Serie A difficile per loro, ma non impossibile da vivere e lo dimostrano i risultati: serve mantenere la tempra giusta per un campionato del genere, dove si parte si da cenerentola ma non si sa mai sul dove si può arrivare. Il Torre Orsina si perde ma nonostante ciò rimane saldamente al secondo posto. Serve che i leader tornino a fare i leader in campo, aspetto che sembra vacillare nelle ultime settimane. Anche perchè dietro ci sono tre squadre a 9 punti che ruggiscono forte.
Il Campetto inanella la sua terza vittoria di fila, lo fa contro il Molo21, lo fa con una scarpa e una ciabatta avendo solo sette unità al campo, ancora una volta senza portiere. Lo fa con le sue tre anime pure: Bassitto e Cordiali (doppietta per entrambi) e Capitan Rizzo. Lo fa con l'immenso orgoglio e quella cattiveria di chi a farsi dare per finito non vuole starci. Difficile capire se il ciclo del campetto sia cessato: la moria di giocatori c'è ed è il vero motivo per il quale questa squadra è così in ritardo, ma come dice spesso il nostro Dino Marzioni a Tiro Libero: io contro il Campetto non ci punterei mai manco un euro. Il Molo perde nonostante le doppiette di Longhi e Petrini, paga dazio per il forfait di Hilaj sicuramente ma è una squadra che ha bisogno di una scossa, di un risultato utile per sbloccarsi. Lo cercherà Giovedì contro quella Pro-Secco che intanto miete una vittima illustre: La Dolce Vita. C'era anche Bobbi in campo (amuleto del patron Carlo Sini) ma la Pro dimostra di aver più voglia, di approcciare meglio la gara, di portare avanti i muscoli e i gol di Pistinciuc (doppietta). Il risveglio dei narnesi è tardivo ma efficace fino al pari momentaneo con le firme proprio diu Bobbi, Vescovi e Colasanti. Ma il finale è a tinte Pro-Secco che passano 4-3 (vanno a segno nel mezzo anche Svizzeretto e Pennacchi). La Pro è lì, pronta a giocarsi le sue carte. La Dolce Vita rimanda l'aggancio al secondo posto.