Serie A - Clausura (C8)
Calcio a 8 - Maschile

C8, Semifinale Epica! Gode il Triola, che in extremis con Antonini vola in finale

25/05/2017

I Lupi People cadono dopo aver giocato un primo tempo sontuoso (chiuso avanti 2-0). Nella ripresa è tutt'altro Triola, capace di rimontare sul 3-2 con le reti di Diop, Mariani e Antonini. I Lupi si rialzano e con Fenici sembrano agguantare la finale, ma è ancora Lu Mudu Antonini a spezzare i sogni dei grigio neri con la zampata vincente ad un secondo dal "gong". La banda di Mauro Longari conquista la sua prima Finale Scudetto (Domenica, contro i Black Hats).

Calcio a 8 - Semifinale Scudetto - Alla fine, il Triola Sport Clinic ce l'ha fatta. La squadra guidata da Mauro Longari approda alla sua prima Finale Scudetto avendo avuto ragione dei Lupi People che godevano di due risultati utili su tre. Partiamo col dire, che è stata senza ogni ombra di dubbio, la Semifinale Scudetto più bella e divertente da vedere, grazie a due squadre di grande qualità e carisma. 
Partono forti i Lupi, che riescono a sbloccare il match con un bel tiro di Daniel Fulvi, che su suggerimento di Lo Storto pesca il jolly con un diagonale bellissimo. I Grigio-Neri sono più sciolti in mezzo al campo, con Belfiore e Fenici sugli scudi. Su un tiro di quest'ultimo, Merendoni è strepitoso a respingere il "proiettile" rivale (anche immolandosi con la faccia). Lupi al dominio, Triola incapace di creare situazioni pericolose, se non con una conclusione ben parata da Verticchio. E allora ecco che saltano fuori i presupposto per il raddoppio grigio-nero, proprio con Fenici, che raccatta una corta respinta di Merendoni su tiro-cross di Modesti, e dopo essersi preparato alla stoccata, elabora un diagonale imparabile. Si va al riposo sul 2-0 per i Lupi, che nel complesso danno la sensazione di essere totali padroni del gioco, e soprattutto del destino della gara. Il Triola, che non può certo permettersi il pari, ma deve ambire al successo, deve cambiare marcia, e questo Mauro Longari lo sà. Ma soprattutto lo sanno i suoi ragazzi. Giubilei (ancora mezzo infortunato) pesca l'assist giusto per Diop che riesce a liberarsi della marcatura scomoda di Paparozzi e a infilare Verticchio. Dopo 100 secondi di gioco nel corso del secondo tempo, la gara è immediatamente riaperta. I Lupi ora faticano a reagire, subendo così il gol del pari grazie a Mariani, che sfrutta un disimpegno difensivo errato per colpire a botta sicura contro Verticchio: 2-2. 
Il pareggio scuote gli animi e la gara. I Lupi provano a rialzarsi, ma pur dando segnali di risveglio non sono più gli stessi della prima frazione di gioco. E così, il Triola grazie ad un incursione vincente di Antonini, riescono addirittura a ribaltare la scena. Il 3-2 de Lu Mudu è l'emblema di questo giocatore, che magari ruba meno l'occhio rispetto ad altri suoi compagni, ma è sempre presente nei momenti opportuni. Con il vantaggio biancoblu, i Lupi sono chiamati a cambiare decisamente marcia per prendersi la finale, che sembra tornare sui binari del People quando Fenici riesce a crearsi lo spazio per la botta vincente ed il gol del 3-3: esplode la gioia della panchina e dei giocatori grigio-neri, sembra fatta. Negli ultimi minuti si propende principalmente a "non-giocare", con la gara che sale di tono nervoso. Il Triola si spinge per gli ultimi assalti, ma la palla non sembra voler entrare. Ma durante il lungo recupero di 4 minuti, proprio ad una manciata di secondi dal termine, Carinelli (spostatosi in zona d'attacco) spizza il pallone quel tanto che basta per permettere ad Antonini di colpire a segno con un tiro che più che altro sembra un colpo di biliardo, che coglie impreparato Verticchio e regala un clamoroso epilogo finale. Impazziscono di gioia i giocatori bianco-blu, che coronano il sogno della famiglia Longari, e quindi di tutta la squadra: Finale Scudetto!

I Lupi People chiudono qui la loro stagione regolare aspettando la Summer Cup. E' chiaro che oggi, il sentimento prevalente è il rammarico per un obiettivo che sembrava ormai lì, ad un passo. Ma credo che Andrea Modesti debba tirare il petto in fuori ed essere decisamente orgoglioso della creatura che ha messo in piedi. I Lupi quest'anno sono stati gruppo vero ancor prima che squadra, fatto di amici e di ragazzi che con grinta e carisma hanno animato una grande stagione ad alti livelli (specie poi se si pensa che questa è stata la loro prima esperienza nel Terni League). Quanto detto non può certo cancellare l'amarezza di una partita che era iniziata alla grande. I Lupi del primo tempo di ieri, sono da Scudetto, quelli del secondo tempo sono apparsi insicuri e talvolta superficiali. Forse i veri Lupi People oggi, sono una via di mezzo tra i due volti mostrati ieri, ma per essere la prima stagione, una promozione in Serie A e una semifinale giocata e persa all'ultimo respiro, lasciano intendere quanto di buono abbia fatto questo gruppo. E' mancato l'acuto finale, e il Calcio si sà, vive di episodi. Ma comunque, per la gara di ieri e tutta la stagione, questi ragazzi meritano un plauso. 

Così come il plauso lo meritano ovviamente i vincitori del confronto. Questo Triola Sport Clinic che a differenza dei Lupi è senza dubbio "meno squadra", ma che vive del carisma smisurato di Mauro Longari, che è il vero vincitore della serata. La sua passione, la sua voglia di sport e di perseveranza è riuscito a trasmetterla ai ragazzi mandati in campo ieri. Il Triola ha qualità spaventose, e forse una consapevolezza di quanto possa far bene che ancora non è del tutto chiara. I due gol di Antonini (l'uomo del destino dei bianco-blu) possono senza dubbio accendere questo fuoco di consapevolezza. La finale contro i Black Hats non vedrà favoriti i ragazzi di Longari, e con tutta onestà, per vincere contro i cappelli neri servirà il Triola del secondo tempo di ieri esteso per tutti i cinquanta minuti. Ma l'appetito vien mangiando, e ora, si vuol davvero sognare a 360°

MIGLIORE IN CAMPO
Mirko Merendoni (Triola Sport Clinic) - 
Antonini ha siglato due gol fondamentali, storici. Ma se questi due gol hanno un valore storico, è soprattutto per merito della prova dell'estremo difensore alla corte di Longari, che nel momento della difficoltà dei suoi compagni di squadra, con le sue parate, ha tenuto vive e aperte le speranze di vittoria.

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